Il manifesto che accompagna l’iniziativa politica degli Impact
Suonare per il Pd? Meglio appendere gli strumenti al chiodo. Lo storico gruppo ferrarese degli Impact, una band che ha fatto la storia dell’hardcore punk italiano negli anni Ottanta, si rifiuta di esibirsi alla manifestazione “What is Rock” di Portomaggiore.
Nel cartellone del concerto del 3 agosto, che vede esibirsi gli Adolescents, è scomparso per espressa volontà dei diretti interessati il nome degli Impact. Che spiegano i motivi ai propri fan con un comunicato pubblicato sulla loro bacheca facebook. Il titolo è fin troppo eloquente: “Fuck the Pd”.
Cosa c’entri il Pd con la rassegna rock è presto detto. “What is Rock – entra nel dettaglio il comunicato degli Impact – è un festival finanziato dal Partito Democratico che lo ospita fisicamente all’interno della Festa Democratica di Portomaggiore; in cambio What is Rock ospita il logo Pd su quasi tutti i flyer delle serate accanto a quello di ospiti, partner, ecc.”. Il collegamento con il “finto partito”, “guerrafondaio”, “organizzazione di estrema destra”, “che grazie al patto con il suo sodale Berlusconi ha potuto ingannare la sinistra di questo paese per decenni proponendosi semplicemente come il meno peggio” è presto fatto. E il gruppo non intende “esibirsi e/o collaborare in contesti come quello di una festa del Partito Democratico, a meno che non lo si faccia per esigenze di sopravvivenza”.
La presa di distanza non è rivolta al festival o ai suoi organizzatori, “nei confronti dei quali non abbiamo nulla di personale e ai quali anzi estendiamo l’invito alla diserzione”, bensì verso il partito “che ha demolito lo stesso concetto di “sinistra” in questo Paese”. In sostanza per un certo tipo di musica, “specie in quegli ambienti di ispirazione libertaria, come fu anche il movimento hardcore punk”, va rimarcata la distanza con il Pd: “pensiamo che sia necessario ristabilire una certa corrispondenza tra la parola e l’azione altrimenti il ridicolo diventerà inevitabile e almeno per quanto ci riguarda, piuttosto è auspicabile l’auto-estinzione della specie”.
Gli Impact puntano il dito anche contro “almeno una parte dei soggetti antagonisti ferraresi, alcuni dei quali ufficialmente presenti alla Festa Democratica di Portomaggiore”. Da loro la band si aspettava che “sollevassero a loro volta il problema o almeno si facessero promotori di un confronto aperto sul tema del collaborazionismo intellettuale piuttosto che ignorare la questione come fosse cosa che non li riguarda”.
La discussione però su facebook sta prendendo piede e l’esempio degli Impact potrebbe alla fine non essere isolato.
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